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IL NUOVO QUARTIERE DI VIALE RIMEMBRANZE

Aggiornamento: 20 apr 2020

Negli anni tra il 1950 e il 1951 vengono progettate due case per lavoratori gestite dall’INA-CASA (Piano Incremento occupazione Operaia Legge Fanfani del 28 febbraio 1949) lungo Viale della Rimembranza. Esse costituiscono i primi condomini di Atessa. Il progetto riguarda la costruzione di due fabbricati per complessivi 12 alloggi, oltre gli scantinati. Una interessante realizzazione di case economiche, sobrie e confortevoli. In realtà villette a tre piani circondate dal verde, costruite in maniera funzionale e che costituiscono nel loro genere, l’esempio migliore di case popolari. Ogni edificio è composto da sei appartamenti, due per ogni piano e ogni alloggio si compone di tre stanze da letto, una camera da pranzo, una cucina, un bagno, un disimpegno e uno scantinato nel seminterrato. Il 12 Febbraio 1950 la Giunta Comunale approva il progetto e l’esecuzione dei lavori viene affidato all’impresa Gaetano Di Pasquale . Il 16 aprile del 1951 l’Ing. D’Onofrio, progettista e direttore dei lavori ne certifica l’ultimazione. Nello stesso periodo , nella stessa strada viene costruita LA Casa della Madre e del Fanciullo destinata ad ospitare, durante la giornata, i bambini fino ai tre anni di età, per andare incontro alle esigenze delle madri lavoratrici.

Nel 1950 Viale Rimembranze, una delle strade di accesso al paese, era pressoché deserto, salvo per la presenza di alcuni capanni usati come rimessa degli attrezzi dai contadini che coltivavano i campi circostanti.

E proprio questo luogo viene individuato dall’ingegnere D’Onofrio come sito di espansione della Città, divenendo, nel corso degli anni, un quartiere residenziale dove vengono costruite villette di un certo pregio.

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Atessa. Inaugurazione Casa della Madre e del Fanciullo. Guido D’Onofrio siede accanto al Maestro Antonio Di Nenno.1951.

 
 
 

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