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IMPEGNO POLITICO NELLA PROVINCIA DI CHIETI


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Nella foto: Chieti, visita del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi alla Provincia di Chieti, 13 giugno 1959.



Chiamato a far parte della Deputazione Provinciale di Chieti nel 1947, viene poi eletto con significativa votazione consigliere provinciale per il Collegio di Atessa nelle elezioni del 1951, del 1956 e del 1960. Dopo aver ricoperto nell’Amministrazione Provinciale di Chieti la carica di Assessore ai Lavori Pubblici per ben 9 anni, viene eletto Presidente dell’Amministrazione stessa il 29 gennaio 1958 con 21 suffragi su 28 votanti.

Negli stessi anni vengono apprezzate le sue doti di tecnico e di esperto amministratore anche in altri settori della pubblica amministrazione, quali il Consorzio di Bonifica Sangro - Aventino e il Consorzio Ortofrutticolo d’Abruzzo.

Di lui si ricorda in particolar modo il contributo di studio portato nei consessi per la trattazione dei principali problemi concernenti l’economia regionale ed in particolare per la sistemazione della viabilità della provincia di Chieti.

Il suo apporto è decisivo per la realizzazione del Lungomare Francavilla- Pescara. Con anni di anticipo intuisce l’importanza della creazione di un lungomare che unisse le due città.

Viene anche nominato membro del Collegio Sindacale della Società per l’Autostrada Adriatica e con tale qualifica promuove un convegno interregionale per il prolungamento dell’Autostrada Bologna-Pescara fino a Bari. Nell’ambito della sua attività nell’Amministrazione Provinciale, è socio fondatore e fervente sostenitore della fondazione della Università Abruzzese e il 9 ottobre del 1955 appone la firma al grande progetto del Consorzio Interprovinciale dell’Università.

Nel 1961 lascia la Democrazia Cristiana per contrasti insanabili creatisi all’interno del partito e fonda Il Faro, lista di cattolici indipendenti non sottoposto a forme di ricatto.

Il movimento prende piede anche a Vasto e in paesi limitrofi ottenendo risultati elettorali lusinghieri e il Comune di Atessa esprime una giunta di centro-sinistra un anno prima che Amintore Fanfani formasse un governo di centro sinistra nel marzo del 1962. Il coraggio e la limpidezza intellettuale di Guido D’Onofrio appaiono indubitabili se si pensa che in quegli anni la Democrazia Cristiana registrava la sua massima fortuna politica ed elettorale.


 
 
 

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